Obiettivi e campi di indagine
Il progetto di un dottorato in Scienze della salute nasce per rispondere all’esigenza sempre più pressante di una formazione interdisciplinare, basata sull’integrazione dei saperi propri delle scienze politiche e sociali (Area 14: Scienze politiche e sociali), in particolare della sociologia, e delle scienze mediche (Area 6: Medicina), in particolare delle scienze infermieristiche e delle scienze della riabilitazione. Accanto a queste finalità culturali, il cui rilievo si è mostrato in modo plastico durante la crisi pandemica, il dottorato persegue obiettivi pragmatici, legati allo sviluppo di carriera delle professioni coinvolte.
L’ambizione interdisciplinare è sostenuta dalla crescente esigenza dei contesti non solo accademici, ma anche sanitari, di accrescere le competenze nella risposta a problemi sociali e sanitari sempre più complessi, accentuati dall’invecchiamento, dall’isolamento e dalle diseguaglianze economiche che si stanno sempre più manifestando.
La vocazione assistenziale delle professioni di cura si va a innestare in un contesto a crescente richiesta socioassistenziale e a uno spostamento dei tradizionali luoghi di cura ospedalieri a quelli territoriali, da una logica di risposta reattiva ad una preventiva e di promozione del benessere, da una assistenziale ad una di welfare generativo. Di fronte a queste sfide un robusto innesto delle scienze sociali nella formazione delle professioni sanitarie risulta decisamente opportuno, per cominciare a delineare nuovi orizzonti assistenziali, di presa in carico e di policy making.
Sul versante della formazione sociologica, il dottorato in Scienze della salute offre accanto a una robusta formazione spendibile nel contesto accademico, anche la possibilità di un impiego extra-accademico della formazione acquisita. I sociologi e le sociologhe addottorati in Scienze della salute potranno andare a coprire posizioni apicali nelle istituzioni e nelle aziende sanitarie, pubbliche e private, contando sul possesso di una specifica competenza per l’interlocuzione con il personale medico in senso lato.
Un approccio didattico che lega queste esigenze può trarre vantaggio dalla promozione di ricerche dottorali in team, condotte da tandem o terzetti di studiosi e studiose con diverso background disciplinare, incoraggiando la messa a punto di tesi di dottorato che coniughino le prospettive proprie delle scienze sociali e delle scienze infermieristiche e riabilitative, convocate nel dottorato. La ricerca internazionale sui temi della salute, in particolare quella finanziata attraverso bandi competitivi, vede solitamente impegnati team di studiosi e studiose costituiti che combinano diverse competenze disciplinari. Il dottorato in Scienze della salute si propone di mettere a profitto, sin dalla formazione dottorale, i vantaggi del team-work e della interdisciplinarità coniugata ad una prospettiva di salute anziché di malattia. L’aspirazione maggiore resta quella di poter muovere dalla mera combinazione di sguardi disciplinari (multidisciplinarietà) a uno stile di ricerca nel quale le diverse discipline dialoghino fra loro, nel reciproco riconoscimento del contributo proveniente da ciascuna (interdisciplinarità). Per rendere possibile questo dialogo, dottorandi e dottorande verranno coinvolti in un percorso formativo che prevede l’acquisizione degli elementi di base della sociologia della salute, e delle discipline che attengono agli ambiti delle professioni sanitarie, in particolare scienze infermieristiche e riabilitative.
Il progetto formativo si articolerà lungo due direttrici. La prima attiene alla costituzione di un lessico elementare comune. Rientrano in quest’ambito la formazione metodologica e sostantiva di base sulle varie discipline convocate. La seconda direttrice vede l’approfondimento disciplinare nella direzione del background di origine di studenti e studentesse, in coerenza con gli specifici curricula attivati: 1. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche; 2. Scienze Infermieristiche e Tecniche neuropsichiatriche e riabilitative; 3. Sociologia della salute, ma sempre e comunque declinato con un’attenzione agli approcci altri.
Il principale elemento d’innovazione di questo dottorato consiste nella scelta di fornire una formazione interdisciplinare sui temi della salute. Questo obiettivo verrà perseguito attraverso la definizione di un programma formativo comune, che porterà alla condivisione delle nozioni di base delle tre aree disciplinari impegnate nel dottorato: le scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche, le scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative, la sociologia della salute. Su questa base, le studentesse e gli studenti verranno incoraggiati alla preparazione di ricerche e tesi dottorali in team, promuovendo sin dai primi passi della formazione una postura insieme critica e dialogante.
La proposta culturale e scientifica quindi cerca di superare le logiche di sviluppo di competenze per la soluzione di problemi gestionali sanitari (risolvibile con altri percorsi già presenti), ma nutre ambizioni di sviluppo disciplinare nel campo della salute con la specificità dei tre curricula individuati (Sociologia della salute, Scienze infermieristiche e Scienze riabilitative), con un percorso interdisciplinare tra i tre ambiti che si avvarrà di metodi di ricerca quantitativi e qualitativi.